lunedì 5 giugno 2017

Guardiani della Galassia Vol. 2 (In pillole #10)

Once more, without feeling



I Guardiani della Galassia sono ormai un team più o meno affiatato, ancora disfunzionale ma comunque in grado di portare a termine missioni pericolose. Proprio durante una di queste, Starlord incontra finalmente l'uomo che aveva sempre cercato: suo padre. Nel frattempo, anche gli altri personaggi devono fare i conti con la propria famiglia, di sangue o acquisita che sia.

Guardiani della Galassia era stato senza dubbio la grande sorpresa cinematografica del 2014, un film su un gruppo di supereroi sconosciuto che era riuscito a intrattenere e divertire secondo gli stilemi dei grandi film di genere degli anni Ottanta.

Il sequel riparte da lì, ma sembra aver parzialmente dimenticato la lezione che ha ispirato l'originale: al ritmo vengono spesso preferiti lunghi e inutili dialoghi introspettivi; alla creazione di personaggi a tutto tondo si è preferita la creazione di divertenti macchiette (Drax-Dave Bautista il più sacrificato in questo senso); e al mix tra leggerezza e serietà con cui veniva trattato il tema dell'emarginazione nel primo film si è preferito un susseguirsi di scene caciarone e chiassose, senza dubbio divertenti, ma raramente in grado di fare centro a livello emotivo (con una sola, rilevante eccezione).

In generale, Guardiani della Galassia vol. 2 è un sequel stanco, che non usa il primo capitolo per costruire qualcosa di nuovo, ma ne sfrutta fino allo sfinimento i punti di forza, risultando così un prodotto che intrattiene, certo, ma senza lasciare alcunché. Soprattutto, non approfondisce in modo adeguato il tema del gruppo-famiglia, che viene toccato solo superficialmente nel finale: un vero peccato, considerando che il tema è di facile lettura e trattazione, visto che ha fatto la fortuna di serial non certo autoriali come Fast & Furious.

Il film si distingue dal punto visivo da tutti gli altri film Marvel, grazie a un uso del colore finalmente brillante, sgargiante, quasi eccessivo, che però ben si confà alle strabordanti personalità dei protagonisti. Resta tuttavia l'unico elemento originale di un film che, ci scommettiamo, gli spettatori avranno dimenticato una settimana dopo averlo visto.

** 1/2

Pier

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